Lettori fissi


mercoledì 25 novembre 2009

La voce del teatrino



Quando ero piccola passavo molto tempo con i miei due cuginetti, che avevano solo pochi anni più di me. La nonna abitava al piano sotto al mio, e ci accudiva amorevolmente tutti e tre.. Capitava anche che la sera Lorenzo, il più piccolo dei due, rimanesse a dormire a casa mia. Era uno spasso.. io che abitualmente morivo dal terrore per il dormir da sola.. quando c'era lui.. facevo grandi ronfate nella tranquillità più assoluta.
Ma la cosa più emozionante era un'altra.. il TEATRINO DELLE MARIONETTE del mio babbo.
Si armava di un tavolino coperto da un telo bianco, marionette (che ancora conservo..) e lui, che azzardando salti mortali per nascondersi, ci raccontava di cavalieri e principesse.. befane dai capelli rossi e draghi dalle lingue di fuoco..
Così ci addormentavamo felici e soddisfatti..


Lo stesso anno il giorno di Natale era festa per tutti noi bambini, e il momento più atteso era proprio l'arrivo di Babbo Natale..
Quell'anno eravamo più grandicelli, e non c'era più la paura dei primi incontri con quell'uomo cicciottello e barbuto.. eravamo pronti a dare la nostra prova di coraggio, baciandolo sulla guancia e porgendogli il piattino dei biscotti e il bicchiere di latte.
Così come da rituale, ecco il "dlin dlon" del citofono.. (farlo passare dal camino sarebbe stato davvero complicato).. mio padre si alza e ci dice di aspettare.. che sarebbe andato a tener ferme le renne, così Babbo Natale sarebbe potuto salire..
Ovviamente ogni anno supplicavo perchè mi facessero vedere dalla finestra le manovre del "parcheggiamento" delle renne, ma per ragioni a me sconosciute mi dicevano che non sarebbe stato corretto..
Ecco quindi che l'omone vestito di bianco e rosso e pieno di barba da non svelar quasi altro.. entrava dalla porta d'ingresso.. tutto curvo su di un vecchio bastone per nascondersi ancora di più.
Appoggiava il grande sacco rosso pieno di regali e con voce calda e tremolante diceva: "tu che sei la più piccolina, devi essere Giulia, è così?" ogni anno la stessa tiritera.. A quel punto avrei dovuto rispondere con un gracile si.. ma mio cugino Lorenzo si alzò in piedi e disse a gran voce: "ma questa è la voce del teatrino"..
Ed ecco che così da quell'anno Babbo Natale andò in pensione..
Ma non per me.. io continuai a crederci ancora per un bel po'..

Questa è la disavventura del mio Babbo Natale.. chissà se anche voi ne avete avuto uno tutto vostro..

3 commenti:

tortughita ha detto...

perfetto!
bello il tuo blog, anche i puntini ;-)

Morgaine le Fée ha detto...

Oh finalmente un blog che riesco a commentare!
Bellissimo, é un bel colore rilassante...

Mi fai venire in mente la cerimonia della vigilia quando da noi uno si maschera da Babbo Natale e distribuisce i regali (i dettagli li racconteró a suo tempo)

Giulia ha detto...

sono riuscita a smanettare nelle appilicazioni e a rendere possibili i commenti finalmente..

grazie bambine!!!

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